venerdì 7 marzo 2014

Artigianato e crisi.

Un commento al mio scorso post ed è partita in me una lunga riflessione: si può vivere di artigianato?
Il tutto parte da una considerazione che apparentemente non fa una piega, giusta e legittima: considerata la lunga e profondissima crisi che stiamo vivendo, c'è gente disposta a comprare accessori handmade quando la missione già ardua è quella di pagare le bollette, il mutuo, il dentista,... ?
Ebbene NO: no, se si inquadra il problema nel modello di consumo dominante, quello imposto dai modelli di produzioni massificati, standardizzati, depersonalizzati. NO se la filosofia è quella dell' "usa e getta", quella di seguire il trend e la moda.
Ma in qualsiasi  contingenza storica è oggettivo un dato: l'artigianato è sempre esistito, ha sempre resistito. 
Persino nei periodi di crisi più drammatici le nostre nonne e le nostre mamme cucivano, ricamavano, sferruzzavano e tiravano qualche soldo. Nei periodi difficili così come nel boom economico, quando ci hanno invaso di plastica, l'handmade c'è sempre stato.
Quello che la crisi invece può creare è una maggiore consapevolezza nei consumi: razionalizzare non è solo consumare meno ma soprattutto abbandonare l'atteggiamento consumistico ossessivo-compulsivo che ci ha governati in questi ultimi decenni. Improvvisamente scopriamo che se si rompe il tostapane possiamo portarlo a riparare piuttosto che comprarne un altro nuovo ma anche, come nel nostro caso, che se ci serve un paio di guanti possiamo farceli fare in lana di buona qualità (o di acrilico se siamo vegani) e quegli stessi guanti potremo ritrovarceli per anni ed anni senza doverne comprare un paio nuovo ad ogni inverno.
Il valore aggiunto di un oggetto handmade è senz'altro la qualità e quindi la durevolezza ed infatti ciò che si tramanda di generazione in generazione è quasi sempre una creazione artigianale.
 "La filosofia handmade" è l'unica che, al giorno d'oggi, mi sembra sostenibile: dal punto di vista economico, ambientale, di rispetto del lavoro e del lavoratore ed è per questo credo che noi artigiani in primis dobbiamo mostrare una certa coerenza: non svalutarci mai, puntare sulla qualità, diffondere una filosofia nuova di consumo. Così ci salveremo. Tutti. (sempre che non ci rapiscano gli alieni)

giovedì 20 febbraio 2014

Equilibrismi esistenziali


dal web/autore sconosciuto (ma secondo me è femmina)
E' chiaro come in un tempo di incertezze (c'è grossa crisi!) e zero speranze io tento di investire il mio tempo barcamenandomi fra doveri e passioni; sono l'emblema di chi vive le contraddizioni della mia generazione: precarietà, incertezza del futuro, il continuo tentativo di far andare le cose per il verso giusto. A volte ci riesco, a volte no. Ma c'è un' ancora alla quale mi aggrappo: la mia famiglia a parte, il mio cane a parte, il mio mare a parte... - voi lo sapete- è il mio lavorare con le mani.
Mi accorgo come moltissimi come me, ormai non più giovanissimi, in barba ai propri studi decidono di intraprendere altre strade pensando che in questo paese "scappato di casa" c'è sempre troppo poco spazio per il lavoro intellettuale quindi o emigri o resisti e ti scegli un'altra strada. In nessuno dei due casi non c'è coraggio nè viltà, c'è piuttosto l'esigenza di darsi una collocazione esistenziale (ehhhh? paroloni!) perchè ognuno di noi ha il bisogno di dire "IO SONO perchè FACCIO" e di conseguenza "IO FACCIO perchè SONO". Poi, certo, c'è la questione "money" che in un sistema barbaro come il nostro diventa il motore, spesso, delle nostre scelte. 
Esattamente come questo post che non so dove voglia andare a parare nemmeno io ho un progetto ben preciso, però so che mi piace fare l'artigiana e so che lo farò per sempre. Poi tocca vedere bene come farci un po' di soldi per pagare le bollette e i croccantini del cane quindi finite le domande esistenziali adesso entriamo nel piano pratico. Vi terrò aggiornati. 



giovedì 13 febbraio 2014

Ripartire.

E' successo: proprio quando mi ero decisa ad aggiornare questo blog, puff!....tutto sparito, tutto cancellato! Non chiedetemi come ho fatto, l'unica certezza è che riesco ad essere un genio quando si tratta di combinare guai. Ho perso tutti i vostri commenti, tutte le foto, tutto di tutto: non immaginate che disperazione...
Ma tant'è: tocca ricostruirsi tutto a partire da adesso.
Spero di tornare a far rivivere questo posto una volta vivo e frequentatissimo, peraltro è con questo povero blog che ho unito la mia passione per l'handmade e la rete e..va bene facebook, va bene pinterest e tutto il resto ma è a partire da qui che ho fatto gli "incontri" migliori.
Perciò RIPARTIRE e spero che voi ci sarete sempre.

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